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29 Ottobre 2021

I cento anni di Saint-Saëns e il viaggio d’inverno di Schubert al festival “I bemolli sono blu-Viterbo in musica”

Nell’ultimo weekend di ottobre, tra Halloween e Ognissanti, sono in programma due imperdibili concerti di musica classica proposti dal quinto Festival “I Bemolli sono blu- Viterbo in Musica” (29 settembre-19 novembre 2021). Gli incontri musicali si terranno come di consueto alle ore 18 nella chiesa di San Silvestro, a piazza del Gesù.

Sabato 30 ottobre (ore 18), con il tema “I cento anni di Saint-Saëns”(1835-1921), andranno in scena le musiche del grande compositore eseguite sia dalQuartetto d’archi Adorno, composto da Edoardo Zosi (violino), Liù Pelliciari (violino), Benedetta Bucci (viola), Stefano Cerrato (violoncello), che dai pianisti Sandro De Palma e Bruno Moretti e faranno ascoltare: Danse macabre per pianoforte a 4 mani; Il Cigno per violoncello e pianoforte; Quintetto per pianoforte e archi op. 14.

Domenica 31 ottobre (ore 18) il weekend si chiude con Luca Ciammarughi e il tenore Blagoj Nacoski che propongono, nell’ambito del periodo del Romanticismo, il programma “Winterreise-Viaggio d’inverno”, D.911, del viennese Franz Schubert (1797-1828), un ciclo di ventiquattro lieder per pianoforte e canto tra i più conosciuti nella storia della musica, composti su testi poetici di Wilhelm Müller.

Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale aggiudicandosi il terzo premio (con primo non assegnato), il Premio del pubblico e il Premio speciale per la migliore esecuzione del brano contemporaneo di Silvia Colasanti nell’edizione 2017 del Concorso internazionale “Premio Paolo Borciani”. Nella storia trentennale del concorso, nessun quartetto italiano aveva ottenuto un riconoscimento così importante. Ha tenuto concerti per importanti società musicali italiane ed estere. Il Quartetto Adorno collabora con grandi artisti quali P. Badura-Skoda, G. Bandini, E. Bronzi, B. Canino, A. Carbonare, F. Di Rosa, S. Gramaglia, L. Lortie, F. Meloni, P. Meyer, A. Oliva, G. Ragghianti, G. Sollima. Nelle Stagioni 2019/20/21/22 il Quartetto Adorno è impegnato nell’esecuzione dell’integrale dei quartetti di Beethoven presso “Associazione Musicale Lucchese”, “Viotti Festival” a Vercelli, “Amici della Musica” di Cagliari, “Festival di musica da Camera” Urbino, “Musikamera” presso le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia. Edoardo Zosi suona il suo violino Ansaldo Poggi del 1929. Liù Pellicciari suona il suo violino Stefano Scarampella del 1917 appartenuto al violinista americano Sergiu Luca. Benedetta Bucci suola la sua viola Igino Sderci del 1939 appartenuta a Piero Farulli. Stefano Cerrato suona il suo violoncello, un anonimo degli anni ’20 del 1900.

Sandro De Palma, considerato da Guido Zaccagnini “uno degli interpreti più interessanti del panorama europeo”, si è formato alla scuola di Vincenzo Vitale e successivamente ha studiato con Nikita Magaloff e Alice Kezeradze-Pogorelich. Ha debuttato all’età di nove anni con un programma di musiche di Bach, Chopin e Schubert. Tra le tappe più significative della sua carriera da segnalare nel 1983 l’esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” nelle sedi di Brescia e di Bergamo, nel 1998 il debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin. Nel luglio 2010 ha tenuto tre concerti all’Esposizione Universale di Shanghai e in ottobre gli è stato assegnato il Premio “Cimarosa” per la divulgazione delle Sonate dell’autore napoletano. Nell’ottobre 2012 ha effettuato una tournée in Cina per il Festival Piano aux Jacobins. Oltre all’attività di solista, Sandro De Palma ha una particolare predilezione per la musica da camera. Ha eseguito tutte le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven e tutta l’opera da camera di Brahms. Tra i violinisti con i quali ha suonato ricordiamo Boris Belkin, Domenico Nordio, Ilja Grubert, Pierre Hommage; tra i violoncellisti Luigi Piovano, Tatiana Vassilieva, tra gli strumentisti a fiato Vincenzo Mariozzi, Wenzel Fuchs, Giampiero Sobrino. Ha collaborato con gli archi e i fiati dei Berliner Philharmoniker, con il Quartetto Prazak, il Quartetto Ebène, il Quartetto Amarcorde. Alla continua ricerca di “tesori sconosciuti” (vedi le programmazioni della 56ª e 57ª edizione del Festival di Spoleto, in cui ha proposto anche autori di rarissima esecuzione quali Decaux e Filtsch), nel corso della lunga carriera ha saputo bilanciare proposte di programmazione originali con le esigenze di coinvolgimento del pubblico. Dal 1999 al 2010 è stato direttore artistico prima dell’Associazione Musicale del Teatro Bellini di Napoli, poi del Festival Maggio della Musica di Napoli. Nel 2000 ha fondato l’Associazione Musicale Muzio Clementi, di cui è presidente e direttore artistico.

Bruno Moretti (Roma, 22 febbraio 1957) è un compositore, pianista e direttore d’orchestra italiano.Ha composto musica da balletto, oltre che per il teatro, il cinema e la televisione, lavorando in collaborazione con il coreografo Mauro Bigonzetti. È anche un accompagnatore di cantanti.

Moretti ha studiato con Armando Renzi. Successivamente divenne assistente di Nino Rota per la creazione dell’opera Napoli Milionaria al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1977. In seguito ha studiato direzione d’orchestra all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Ha debuttato come direttore nel 1979 al Teatro dell’Opera di Roma con Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Ha diretto in tutta Italia e in Inghilterra, Israele, Estremo Oriente e Nord America.

Luca Ciammarughi è pianista, scrittore e conduttore radiofonico. Dal 2007 è in onda quotidianamente su Radio Classica. Ha studiato con Paolo Bordoni al Conservatorio di Milano, dove si è diplomato con lode in pianoforte e con menzione d’onore in musica vocale da camera. Ha inciso numerosi cd e suonato per istituzioni di prestigio in Europa e negli Stati Uniti. Scrive note di sala per il Teatro alla Scala e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha tenuto conferenze alla Fenice di Venezia e in molti Conservatori italiani. Ha scritto per Zecchini Editore i libri Da Benedetti Michelangeli alla Argerich e Soviet Piano; per LIM il volume Le ultime Sonate di Schubert; per La Repubblica una monografia schubertiana; per Ponte alle Grazie Gli indispensabili. 30 capolavori per pianoforte da ascoltare almeno una volta nella vita. Recentemente ha realizzato numerose lezioni-concerto alla Palazzina Liberty di Milano e ha curato per il canale YouTube del Teatro alla Scala la serie di interviste “Prima la musica”. Ha preso parte a tutte le edizioni del Mantova Chamber Music Festival.

Blagoj Nacoski, tenore macedone, nasce a Skopje in una famiglia di musicisti. Comincia lo studio del canto sotto la guida di sua madre e successivamente in Italia, a Roma e a Firenze. Vive in Italia dal 1998 e nel 2008 viene nominato “Ambasciatore della cultura macedone in Italia”.

Nel febbraio 2003, fa il suo debutto con il ruolo di Arturo in “Lucia di Lammermoor” di G. Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione del Maestro Daniel Oren e con la regia di Graham Vick. Da quel momento intraprende la carriera internazionale cantando nei maggiori teatri italiani e stranieri. Blagoj Nacoski ha collaborato con direttori quali Riccardo Chailly, Nicola Luisotti, Daniel Oren, Fabio Luisi, Christoph von Dohnànyi, Ivor Bolton, Carlo Rizzi, Andrea Battistoni, Fabrizio Maria Carminati, Will Crutchfield, Jonathan Webb, Julia Jones, Gerard Korsten, Riccardo Frizza e registi come Graham Vick, Davide Livermore, Gabriele Lavia, Daniele Abbado, Mario Martone, Jürgen Flimm, Christof Loy, Luc Bondy, Nikolaus Lehnhof, John Cox, Peter Kazaras, Francesco Micheli e Giorgio Gallione.

Oltre alla musica operistica Nacoski si dedica anche alla musica da camera italiana, inglese e al Lied tedesco. Esegue in numerose occasioni cicli liederistici quali Winterreise e Die Schöne Müllerin di Schubert, Dichterliebe di Schumann, Liebeslieder di Brahms. Inizio modulo

La rassegna “I Bemolli sono blu & Viterbo in Musica 2021” dell’Associazione Musicale Muzio Clementi e la direzione artistica del M. Sandro De Palma ha il sostegno del Fondo unico per lo spettacolo del Ministero per le attività culturali, della Regione Lazio, della Fondazione Carivit, e si svolge in collaborazione con  il Touring Club Italia sezione di Viterbo, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Radio Classica e la Rivista Musica, gode del patrocinio del Comune di Viterbo e dell’appoggio tecnico del Conservatorio di Santa Cecilia, di Carramusa Group, Alfonsi Pianoforti, Balletti Park Hotel, Associazione Amici di Bagnaia, Abbazia Cistercense di S. Martino al Cimino- Parrocchiadi S.Martino Vescovo, Fotoreporter Bruno Fini.

#ibemollisonoblu – Il programma è consultabile sul sito www.associazioneclementi.org

I concerti sono fruibili sui canali online dell’Associazione quali Facebook e Youtube, e si svolgono nel rispetto delle disposizioni normative antiCovid-19. Gli spettatori possono assistere a tutti i concerti se muniti del green pass o altro documento che verrà controllato all’ingresso.

Associazione Musicale Muzio Clementi

“I Bemolli sono blu & Viterbo in Musica 2021”

Direzione artistica: M° Sandro De Palma

Ufficio Comunicazione – Info -328 7750233

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